Passeggiando per Milano, osservando la calca fuori dalla sfilata di Dolce e Gabbana.
Alzando lo sguardo vedo appendere uno striscione e, vista la pacatezza della cosa, pensavo fosse voluto. Mai avrei immaginato di leggere “greenpeace” sullo striscione.
Inverno, dove sei?
Sebbene in città l’inverno non si sia quasi sentito, qua e là ha fatto sentire più che altre volte la sua presenza.
Queste fotografie sono state scattare a Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo il primo dell’anno.
Camminando a fondo valle domandandosi se sarebbero durate di più le batterie della reflex con -8°C oppure le mie dita, per immortalare un paesaggio spettacolare, insolito anche per posti di montagna dove nevica tutti gli anni.
I rami spogli degli alberi che di solito si stagliano con gran contrasto contro il cielo chiaro, sono quasi resi invisibili dal ghiaccio che li ricopre quasi completamente.
Non è neve depositata, bensì ghiaccio che li ha ricoperti poco alla volta causato dal depositarsi dell’umidità atmosferica a temperature molto sotto lo zero.
Il ghiaccio ricopre qualsiasi superficie, inclusi i cavi di un viadotto elettrico.
Le cancellate. E’ affascinante vedere quanto sia ordinata la struttura cristallina del ghiaccio che si forma in cristalli per via dell’umidità atmosferica.
I colori del tramonto si riflettono sul ghiaccio che ricopre tutto.
Tutto bianco, tutto candido e tutto gelato.
La piscina all’aperto chiusa per la stagione fredda. Ho idea che comunque prima del disgelo sia difficile aprire.
Nonostante il tanto freddo, camminare sulla neve ha sempre il suo fascino.
Il treno è sempre il treno
Come dicevano ne “Il ragazzo di campagna”, il treno è sempre il treno…
Scatto rubato osservando l’ammirazione a bocca aperta di un bimbo che ha corso dal parco giochi vicino con il papà per veder passare il trenino della Val Vigezzo.