Cosa c’è di più bello di un fuoco allegro in un caminetto nel periodo in cui il freddo dell’inverno cede lentamente il posto al tepore della primavera?
Il fuoco….I latini lo chiamavano “focus” che indicava il focolare, termine che sostituì, in ambito popolare, la parola” ignis”che indicava puramente il fuoco stesso.
Il fuoco, questo misterioso ed affascinante elemento naturale, può essere bello e dare conforto ma può anche essere spaventoso. Non si gioca con il fuoco, ci si può bruciare, ma è indubbio che sia uno degli elementi che abbiano contribuito all’evoluzione dell’uomo da quando l’uomo primitivo ha imparato a dominarlo.
Sin dalla notte dei tempi il fuoco ci scalda, allontana gli animali, permette di cucinare il cibo, rendendolo più digeribile. E’ un elemento chiave che ha cambiato significativamente la nostra esistenza e, se dominato in maniera corretta, è uno spettacolo da guardare.
Osservare il fuoco in un forno a legna è particolarmente intenso in quanto con la temperatura le fiamme sono più vivaci che nel camino e lo spazio chiuso e contenuto le fa muovere più vivacemente.
E pensare che il fuoco non è materiale ma solo l’effetto di una reazione chimica, la combustione. Quindi è solo un effetto di una trasformazione per cui si ha un decremento di massa con la liberazione di energia. Le fiamme sono semplicemente la manifestazione dell’energia prodotta dalla reazione chimica.
Quando viene lasciato libero può diventare distruttivo, gonfiarsi, ma finché non trova altro combustibile tende a contenersi da solo.
Arriva a consumare tutto ciò che aveva da bruciare, si ritira spontaneamente, fino a scomparire piano piano e a diventare nulla, lasciando la brace, sua forma latente.
Insomma. Ho giocato con il fuoco, solo tramite la macchina fotografica, in situazioni controllate e con rispetto del mezzo.
Il fuoco diffonde parecchio calore anche per irraggiamento, pertanto può portare le lenti degli obiettivi a temperature che potrebbero essere pericolose per lo strumento fotografico.
Grazie a queste immagini ho cercato di catturarne la bellezza, l’essenza anche se, come tutti i fenomeni naturali, è praticamente impossibile riprodurne la vera ed autentica magnificenza.