Allineamento pianeti
L’allineamento dei pianeti che ha interessato la fine del 2015 e l’inizio del 2016 è un fenomeno che non ha nulla di pittoresco o spettacolare come una cometa visibile a occhio nudo o come un’eclisse di luna ma ha comunque il suo fascino per chi ha osservato a lungo il cielo sia come semplice appassionato che come astrofilo.
Infatti un allineamento non è un fenomeno così frequente, tanto più quando coinvolge tutti quattro i pianeti visibili a occhio nudo, la Luna, Mercurio (grande assente questa volta).
Questa volta mi sono svegliato presto la mattina per essere (nei miei programmi) alle 6 in punto al lago di Varese, nello specifico all Schiranna per vedere se il posto fosse consono alle fotografie ed in caso potermi spostare per trovare un altro posto. Il giorno 25 gennaio 2016 alle ore 6:14 con -2°C arrivo alla schiranna di Varese, parcheggio e mi dirigo verso la spiaggia che ricordavo diversa ma ora c’è il Lido che nonostante la sua forma proprio brutta, non mi ha impedito di fare fotografie. Fortunatamente ricodavo molto bene il posto e quindi i pianeti erano tutti visibili, con il primo rossore del crepuscolo prima dell’alba, Venere era appena più alta della coltre spessa di foschia all’orizzonte e gli altri pianeti erano lì ad aspettarmi.
Arrivato in riva al lago ho iniziato a calibrare i tempi di posa, la sensibilità e il bilanciamento del bianco e ho messo in piano il treppiede alla luce della luna piena. L’allineamento era evidente, una linea retta di puntini luminosi non tremolanti. Per il totalmente profano specifico che per distinguere una stella luminosa da un pianeta basta osservare attentamente se la luce tremola o meno. Nel caso non tremoli anche in caso di vento, beh, è un pianeta di sicuro.
Anche se cronologicamente la foto è successiva ho voluto documentare la modalità di ripresa della scena. L’intervallometro mi fornisce anche la possibilità di fare lo scatto remoto per non introdurre vibrazioni premendo il pulsante di scatto della fotocamera.
Per scattare queste foto ho utilizzato una Canon EOS 5D prima serie con un 20-35mm f/3,5-4,5 a 20mm in modo da coprire sulla diagonale del fotogramma 94° di campo. Purtroppo la separazione angolare da Venere a Giove in questo allineamento di pianeti è stata di 112° 2′ e 40”, ben al di là delle possibili tolleranze per sperare di riuscirci con un solo scatto. Quindi mi sono trovato costretto a lavorare sul contrasto e passare due scatti a un allineatore in modo da correggere le distorsioni tipiche di un grandangolare e fare un mosaico di due scatti.
Questo per spiegare perché i primi 3 pianeti in questo allineamento sembrano in fila nello scatto risultante mentre Giove, sembra fuori allineamento. In realtà una linea retta che passa al bordo di un grandangolo curva. I primi 3 tagliavano in diagonale il fotogramma e quindi sono rimasti sostanzialmente dritti, Giove invece, spostando l’inquadratura è rimasto nell’angolino in alto a destra e pertanto la congiungente da Marte si è deformata. Purtroppo ho mosso la fotocamera su un solo asse per avere la ripetibilità degli scatti visto che li ho ripetuti dalle 6:30 alle 7:15 più o meno in continuazione nella speranza sorgesse Mercurio e fosse visibile. Infatti Mercurio avrebbe passato l’orizzonte ideale all 06:59 e verso le 7:15 non sarebbe stato più posibile vedere i pianeti pr via della luminosità del crepuscolo. Purtroppo non è comparso visibile per via delle alture e della cappa di foschia sulla pianura in lontananza. Sarebbe stato bellissimo avere un allineamento di 5 pianeti.
Segue la foto con evidenziati i nomi dei pianeti partecipanti all’allineamento.
Si tratta dello stesso scatto in modo da non deturpare il primo e permettere lo stesso di ammirare lo spettacolo.
Durante l’oretta in cui mi si sono brinati i baffi e metà attrezzatura, ho avuto l’incessante compagnia di una colonia di germani reali che con il loro starnazzare, nuotare e volare mi hanno fatto sentire un po’ meno solo e mi hanno tenuto allegro anche perché hanno fatto un chiasso che non mi sarei mai aspettato.
C’era anche una colonia di folaghe che sono state più tranquille.
Constatato con amarezza che in questo allineamento di pianeti Mercurio non ha fatto capolino (per lo meno il 25 gennaio) ho iniziato a giocare con le increspature dell’acqua lasciate dalle folaghe e con l’intervallometro a cercare la foto “perfetta” dell’alba.
I momenti che precedono il sorgere del sole sono più affascinanti, per quello che mi riguarda, di quelli immediatamente successivi al tramonto. La vita che inizia a svegliarsi, qualche animale che anticipa, qualcun altro che arriva dopo…
In più il lago di Varese ha sempre il suo fascino particolare in questo momento della giorata in quanto, dalla Schiranna, tutto quello che succede in cielo si riflette in acqua dando ancora maggior risalto alla bellezza del momento.
Coi germani a tenermi compagnia continua la mia ricerca della foto perfetta dell’alba, che alla fine non è proprio così perfetta ma mi ha lasciato pienamente soddisfatto.
Lo scatto precedente è il risultato, quasi pittorico.
Mentre questo, appena sopra, è il risultato dello stesso momento con un teleobiettivo puntato solo al sorgere del sole. Il punto è facilmente identificabile sulla foto precedente.