Il naviglio grande una domenica mattina, di poco successiva a questa uscita (nelle mie intenzioni c’era di fare un post unico).
La resa della pellicola cambia molto a seconda della quantità di luce, confrontando le foto scattate con la stessa fotocamera, e la stessa pellicola sul far del giorno oppure con la luce decisa del giorno pieno, cambia tantissimo la resa.
Senza tempo
Il naviglio grande è uno di quei posti in Milano dove è possibile scattare una “foto senza tempo”, una foto cioè che, senza avere una conoscenza precisa del luogo nel corso del tempo, è difficile collocare in un’epoca precisa. La pellicola aiuta molto in questo.
Quindi con un certo grado di attenzione è possibile, con qualche piccolo accorgimento tecnico in fase di scatto, produrre un’immagine che sia simile a quelle della vecchia Milano.
Autoritratto
Il naviglio grande, tra l’altro, è uno di quei posti dove è difficilissimo non dover contestualizzare l’elemento umano. Luogo della movida milanese e luogo di numerosi mercatini ed eventi. Luogo inoltre caro ai milanesi per fare una passeggiata o semplicemente incontrarsi, “lontani” dal frastuono della città senza allontanarsi troppo.
E perché non concludere questa gita al naviglio grande con un anacronismo bello e buono? Ultimo fotogramma del rullino (la EOS 5 riavvolge al 36esimo senza tentare ulteriormente) misurazione esposizione spot, AE lock e autofocus, scatto e… Selfie!
Il più grande problema di chi si diletti di fotografia è che è difficile che accetti di essere ritratto da altri. In questo la tecnologia aiuta: con la messa a fuoco manuale sarebbe più complessa (ma ci si può provare e lo farò).
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