Ho sempre desiderato un obiettivo che potesse regalarmi una libertà espressiva analoga. Con una profondità di campo così piccola…
Questa foto è stata solo una prova ma alla fine mi è piaciuta, forse per i colori? Forse perché sembra tutto tranne Milano?
Mar di Tasmania
Ho pazientemente atteso più di mezz’ora questa foto, e ci sono stati momenti in cui non credevo sarebbe arrivata l’onda giusta.
Però quando un appostamento lungo riesce a regalarti la scena che ti eri prefissato la soddisfazione è grande.
La distanza dalle due persone era di circa 70 metri che erano seduti sugli scogli a strapiombo sul mare ad un’altezza di circa 5 metri sul mare.
Una giornata a Sydney
Giornata uggiosa di fine estate a Sydney, osservando il panorama della città.
Si ha una bella vista della città passando dall’altra parte del Sydney Harbour Bridge potendo osservare la città con l’Opera House di fronte.
Il Sydney Harbour Bridge mette in collegamento le due parti della baia di Sydney separate dal fiume Parramatta. Il ponte ha diverse carreggiate separate di cui una dedicata al traffico pedonale (verso la baia) e una parte (verso il fiume Parramatta) dedicata al traffico ciclistico.
La Sydney Hopera House è un’opera architettonica contemporanea che è diventata simbolo di Sydney, vista dal mare, di lato, sembra delle vele spiegate per la navigazione.
Gli edifici di cui è composta sorgono a uno dei due estremi del Circular Quay, principale punto di comunicazione della città sede della stazione degli autobus e porto di tutte le linee di traghetti che mettono in comunicazione le varie parti della città e dei dintorni.
Avvicinandosi agli edifici si può notare che sono coperti di piastrelline romboidali che, alternate lucide e opache, riflettono parzialmente il colore del cielo e fanno cambiare continuamente aspetto all’edificio durante la giornata. Le guide turistiche tengono a sottolineare che le piastrelline sono state fabbricate in Svezia.
All’altro capo del Circular Quay c’è l’Overseas Passengers Terminal, lo scalo marittimo dove attraccavano le navi dagli altri continenti prima che il traffico turistico si spostasse via aria e ora permette l’attracco di navi da crociera che fanno tappa a Sydney.
Oltre la Sydney Opera House ci sono i cancelli del giardino botanico di Sydney, il Royal Botanic Garden. Un cartello accoglie la gente dando il benvenuto agli ospiti e invitandoli a camminare sull’erba, annusare i fiori ed abbracciare le piante.
Pertanto interepreto il cartello alla mia maniera.
E per chi non fosse stato attento ai dettagli, ecco come mai l’albero è storto!
Uluru Tramonto Sunset Ayers Rock
Il giorno 26 marzo 2012 nel parco nazionale di Kata Tuja.
Uno spettacolo ancor più bello di quello dell’alba.
Uluru (Ayers Rock) alba in time lapse
27 marzo 2012, ore 4.30 locali (fuso orario strampalato di Darwin), suono la sveglia, auguri di buon compleanno a mia moglie (santa donna che non ha brontolato per la levataccia il giorno del suo compleanno) e di corsa check-out all’albergo, via in macchina verso Uluru. Alle 5.30 apre il parco per poter raggiungere il punto d’osservazione per l’alba. La levataccia si è resa necessaria per via del fatto che c’è un solo punto di osservazione per l’alba ed è condiviso con le comitive che arrivano con il bus. Quindi tanta gente. Soprattutto frotte di giapponesi.
Trovata la mia postazione strategica inizio a scattare alle 6.07 difendendo il treppiede contro gli attacchi di turisti che volevano proprio quel punto per scattare le foto. Alla fine sono soddisfatto del risultato.
Una nota curiosa, una signora giapponese, sulla cinquantina, capendo che la mia macchina fotografica scattava ogni 5 secondi, ha iniziato a fare lo stesso ma, senza treppiede, non oso immaginare cosa abbia portato a casa.
Lo spettacolo è magico, disturbato solo dai rumori di scatto delle macchine fotografiche, ma va visto di persona, c’è poco da fare. Ritengo che i colori che ho ottenuto siano tutto sommato fedeli. L’unica cosa è che le sfumature in rapido cambiamento e la sensazione della vista di persona non si possono catturare né descrivere.
Uno spettacolo meraviglioso.
Alba sulla baia di Sydney in Time Lapse
Il sole sorge sulla baia di Sydney. Essendo dall’altra parte dell’equatore il sole sembra muoversi alla rovescia.
Due sistemi nuvolosi si muovono in direzioni diverse.
Timelapse Sydney Opera House e Harbour Bridge
Una mattina di tempo coperto, un’alba in sordina dal giardino botanico di Sydney inquadrando sia Opera House che Harbour Bridge.
Buenos Aires, parte 1
Una grande città con ritmi più rilassati rispetto alle nostre città europee, per certi versi più moderna per altri meno. Per la prima volta mi imbatto in strade con sette corsie per senso di marcia che vengono anche in parte riassegnate durante la giornata tramite apposite segnalazioni in modo da facilitare l’ingresso o l’uscita dei veicoli negli orari di punta.
Arrivando dall’aeroporto internazionale si passa su una strada a grande scorrimento e subito una serie di dettagli iniziano a far capire che mi trovo in un mondo distante, ma non troppo, dal nostro.
Leggendo sulla guida prima della partenza avevo scoperto del Gauchito Gill, figura molto amata in Argentina, una sorta di Robin Hood locale. A lui viene anche attribuito un miracolo post mortem. Per maggiori informazioni, leggi qui.
Nella zona che porta dall’aeroporto internazionale all’avenida 4 Julio (strada principale di Buenos Aires) ci sono posti in cui comprare un appartamento costa meno che cambiare automobile da quanto la crisi ha colpito duramente l’Argentina. Nonostante questo ci sono zone di Buenos Aires più alla moda in cui gli immobili costano più che in centro a Milano.
Una cosa che colpisce di Buenos Aires e dell’Argentina in genere è l’economicità del cibo e l’abbondanza delle loro porzioni. Viene servita tantissima carne e al 90% manzo, il pesce è raro e più costoso. Gente del posto dice di mangiare manzo 6 volte la settimana ben sapendo che è un’abitudine non troppo sana ma che a loro piace così. Dopo un pranzo in cui ci si scontra con le porzioni argentine, ci vuole un caffè, dichiarato caffè italiano. Inutile dire che chi ama il caffè all’estero un po’ è già rassegnato a berlo cattivo ma con tutta l’immigrazione italiana in Argentina mi sarei aspettato qualcosa di meglio soprattutto per la vicinanza con il Brasile e quindi la disponibilità di miscele buone.
Per familiarizzare un po’ con la città e le sue abitudini, la guida ci porta a vedere una Tanghéra (dove professionisti ballano il tango mentre il pubblico può mangiare al contrario della Milonga dove la gente va per ballare il tango) in un momento in cui non c’è lo spettacolo ma per farci vedere la Ventana, una delle più famose della città. Il posto è proprio bello, si entra in momenti senza spettacoli perché per apprezzare lo stile del posto è meglio per via dell’illuminazione. Andare con una guida in un posto come Buenos Aires vuol dire non fare fila da nessuna parte perché gli argentini sono molto socievoli e si fanno favori a vicenda, quindi con due chiacchiere, si ottiene subito l’ingresso in un posto oppure dare un’occhiata senza fermarsi per pranzo.
Nel quartiere de La Boca si trova, oltre a “La Bombonera”, “el caminito” quartiere molto caratteristico di case dipinte di diversi colori, tutte in legno, ricostruite nel 1950 da un progetto del pittore Benito Quinquéla Martin traendo spunto dalle case dei primi immigrati del posto. Egli trasformò una zona caratterizzata da un forte degrado in un museo all’aperto.
Una visita al Caffè Tortoni per merenda è d’obbligo e lo testimonia la fila che si trova fuori. Il locale è proprio bello e l’atmosfera è proprio rilassante. In questo posto si ritrovavano gli intellettuali.
La giornata volge quasi al termine e il tramonto dalla terrazza dell’albergo offre una vista d’insieme di quello che è il carattere della città, grande senza piano regolatore (si vede nella differenza enorme di altezza degli edifici anche adiacenti) ma molto tranquilla.
Il 26 luglio 2011 sono stati inaugurati due ritratti di Evita Peron su due delle facciate del palazzo per lo sviluppo economico in Buenos Aires, proprio sull’Avenida 4 de Julio per celebrare l’anniversario della sua morte avvenuta nel 1952.
Infine non poteva mancare la visita alla Casa Rosada, sede del potere esecutivo della repubblica argentina, illuminata dalla luce rosa.
Perturbazione in arrivo in time lapse
Quando il tempo inizia a cambiare, in time lapse. Notare il brandeggiamento della gru, quando il vento cambia.