Elefanti Marini

18/19 ottobre 2011 – Peninsula di Valdès, Patagonia, Argentina

Viaggiare in posti non fortemente industrializzati in cui la gente ha capito che la Natura è amica e fonte di reddito se valorizzata con il turismo, concede colpi d’occhio meravigliosi. In anni passati lasciavano che la gente si avvicinasse al punto di toccare questi stupendi animali, ma si sono accorti che poi spontaneamente le colonie cambiavano la loro abituale dimora estiva.

Cucciolo di elefante marino allattato dalla madre.
Allattando il cucciolo

Quindi ora non è più possibile avvicinarsi così tanto ma a sufficienza per poter osservare la vita degli animali da vicino, non sentendo loro il pericolo dell’uomo in una zona in cui sono protetti da tanti anni.
E’ interessante notare che gli elefanti marini cercano un po’ di riservatezza e si allontanano dalla colonia per scopi riproduttivi.

Un maschio e una femmina di elefante Marino
Accoppiamento

Qualche decina di metri più a nord sulla costa c’era un’insenatura che offriva un po’ di riparo. Ma non abbastanza riparo a quanto sembra.

Un maschio cerca di contendersi la femmina
Terzo incomodo

Procedendo poi per la penisola ci siamo imbattuti in un’altra colonia in una zona ancor più riparata dove generalmente non arriva molta gente perché situata in una proprietà privata di una fazenda. Per fare delle foto sono entrato in un fondo privato e la proprietaria mi ha subito detto che lì poi dovevo tornare a pranzo perché era proprietà privata e l’accesso era solo consentito ai clienti del ristorante. Dopo quattro ore mi sono presentato per il pranzo, la proprietaria che la mattina era così scontrosa, mi ha detto che non si aspettava il nostro ritorno e che quindi ci faceva andare con una loro gita organizzata a questa colonia.

Cucciolo di elefante marino allattato dalla madre
Grattarsi...

Ne è valsa la pena nonostante il pranzo non fosse dei migliori. Infatti la colonia di elefanti marini era accessibile ancor più da vicino e non sembravano nemmeno essere disturbati dalla nostra presenza.
La natura riserva bellissimi spettacoli ma ha le sue regole, sopravvive il più adatto e chi non sopravvive diventa cibo.

Sopravvive il più adatto
Sopravvive il più adatto

La colonia è composta da un maschio dominante che si tiene sempre ai margini della stessa per controllare quello che succede e da alcune femmine con il cucciolo.

Maschio di elefante marino che si riposa sulla spiaggia
Meritato riposo

Bisogna anche saper fare promozione nella colonia!

Maschio di elefante marino che esce dall'acqua
Esibizionista

Ogni tanto però bisogna anche controllare cosa succede all’interno della propria colonia anche se le femmine sembrano gradire poco questi “controlli”.

Controllando la colonia
Controllando la colonia

Alla fine però forse è meglio stendersi al sole.

Un maschio di elefante marino che riposa al sole
Riposo al sole

Forse questo maschio non è quello dominante della colonia e si tiene sufficientemente lontano da non essere cacciato e sufficientemente vicino in modo da, forse, poter approfittare di una distrazione del maschio dominante.

Una colonia di elefanti marini
La colonia

Devo proprio dirlo, un’esperienza magnifica. Una delle prime volte che mi devo fare forza e guardare anche non attraverso il pentaprisma della macchina fotografica.

Passeggiando una sera per Milano

12 gennaio 2012
Camminando da Lanza al Duomo.

Arrivando al Parco Sempione perché avevo già in mente una foto piuttosto insolita in quanto era in costruzione l’anello di fondo per i mondiali di sci di fondo. Nonostante fosse un po’ discutibile l’idea di farlo nel centro cittadino non nego che il ritorno di immagine possa essere stato non indifferente. In ogni caso sono uscito con l’intento di fotografare la pista di fondo con il Castello Sforzesco visibile ma la posizione e il cantiere per la stesura della neve compromettevano la resa dell’immagine. Così penso di aver catturato un’immagine ancor più singolare.

Gatto delle nevi al Parco Sempione, sullo sfondo, l'arco della pace
Gatto delle nevi al Parco Sempione, sullo sfondo, l'arco della pace

Procedendo verso il Duomo, ho dovuto passare accanto al Castello Sforzesco e ho voluto immortalare la bellezza della sua costruzione in questo dettaglio.

Castello Sforzesco di notte.
Castello Sforzesco di notte.

Alla fine si arriva in piazza del Duomo dove ho voluto rompere un po’ lo schema della classica foto del Duomo con una costruzione molto geometrica e spinta proiettata verso l’alto. La facciata è stata restaurata e liberata da meno di 2 anni, quindi è ancora pulita.

Il Duomo di Milano
Il Duomo di Milano

E come non immortalare una struttura, fortunatamente provvisoria, che ha fatto tanto discutere l’opinione pubblica?

The Cube
The Cube

Infine, passeggiando intorno al Duomo, ho voluto catturare il senso di solitudine che ogni tanto trasmette questa città vivissima sotto certi aspetti ma che in centro storico dopo una certa ora si vuota per vivere più intensamente in altre zone più in voga per la vita notturna.

Notte a Milano
Notte a Milano

Luna, luce cinerea e alberi all’orizzonte

Spesso non tutto quello che si riesce a fotografare è subito visibile a occhio nudo. Questo scatto è maturato dall’osservazione di una foto della luna che sembrava stranamente sfuocata per quanto mi impegnassi con la messa a fuoco. Infatti non era colpa della messa a fuoco ma di una leggera velatura che passava in cielo.

Luna che tramonta
La luna tramonta dietro una cresta montuosa.

Aumentando il tempo di esposizione infatti è comparsa la velatura responsabile della poca definizione del soggetto. L’effetto è quanto mai piacevole visto che ho atteso il momento in cui la forte luce della parte non in ombra della luna venisse schermata dagli alberi sulla cresta della montagna vicina.

Freddo, neve e Time Lapse

La neve caduta recentemente ci ha un po’ tutti resi bambini, e a parte i disagi, la neve che cade è sempre bella. In questa sequenza, ho eseguito scatti a intervalli regolari per 8 ore, per poi montarli in video.

Buona Visione!