Capodanno 2017
Ultimo dell’anno, fine ed inizio, alla fine capodanno. Chissà perché ho sempre preferito la mattina di capodanno alla notte di San Silvestro. Però la mattina presto. Presto al punto che tutto tace e la città, una volta ogni tanto, forse più che la mattina di Natale, tace. Silenzio. Niente frenesia.
Questo è il capodanno che mi piace.
Quindi questa mattina ho puntato la sveglia, ho lottato con il sonno, mi sono vestito, preso la mia fidata EOS 5D classic con il mio 50mm f/1.4 e mi sono diretto in centro.
Senza pretese, senza treppiede, tranquillo. Ogni tanto mi piace fare questo esercizio stilistico. Singola lente, focale fissa. Singolo corpo macchina.
Aiuta a pensare. Aiuta a liberare la mente e a pensare bene a dove mettersi, cosa inquadrare, diventa importante il mezzo passo avanti o indietro. Obbliga a pensare a cosa vuoi ottenere e come ottenerlo con l’unico strumento a tua disposizione. Lo trovo volto divertente.
Quello che mi ha stupito, questa mattina di capodanno, è stata la frenesia di pochi operatori attorno alle strutture necessarie ai festeggiamenti. Alle 7:00 erano già in parte smontate. Con un grande lavoro di quel che rimaneva, con la presenza incessante degli operatori ecologici. Io ho faticato per svegliarmi presto per svago, quindi posso solo immaginare lo sforzo che fanno queste persone per fare uno dei lavori più umili che esistano.
L’alba
Con le prime luci dell’alba e l’illuminazione abbondante di piazza del Duomo, si vedono le ombre degli operai che smontano le infrastrutture dei festeggiamenti notturni del capodanno.
Il Duomo non è perfettamente orientato est-ovest, pertanto sapevo di trovare l’alba all’incirca dietro palazzo reale e pregustavo questa immagine da qualche giorno.
La galleria Vittorio Emanuele
Con il giorno ancora da sorgere, le luci di illuminazione del Duomo e della galleria Vittorio Emanuele gettano i loro fasci nell’aria.
Quest’anno le luminarie della galleria sono quasi invisibili durante il giorno, quindi sono dovuto passare in notturna per poter riuscire a fare una foto con le luminarie visibili. Devo dire che quest’anno la struttura era quasi invisibile e non nascondeva la volta in ferro vetro che mi ha sempre affascinato.
Il museo del ‘900 e parte della torre velasca viste dall’interno della galleria Vittorio Emanuele. Questa mattina di capodanno mi ha permesso di immortalare e scegliere senza fretta e senza intralci una prospettiva particolare con i globi luminosi a fare da linee di fuga.
Ormai è qualche tempo che ho notato questa prospettiva con il grattacielo centrale dal centro della galleria. Cercavo inoltre un momento in cui avrei trovato la galleria sufficientemente vuota per poter giocare anche con i riflessi sulla pavimentazione.
Mi ha molto divertito questo giro senza gli ausili dello zoom grandangolare che alla fine ti mette quasi sempre nella situazione migliore di scatto.
Con questo post di capodanno auguro a tutti un felice 2017!