Banca Mutua e galleria Liberty

Anghiari, semplicemente incantevole.

Anghiari è una città adagiata su una forte pendenza, ricca di storia e cultura. Non mi soffermerò né sulla battaglia né su notizie storiche e architettoniche ma semplicemente cercherò di riassumere in pochi scatti ciò che della città mi ha colpito.

La discesa di Anghiari
La discesa di Anghiari

Si può arrivare da Anghiari da più direzioni ma ritengo che arrivarci dall’alto (e non perché provengo sempre dalla strada di Catenaia) sia ancor più suggestivo in quanto dalla piana si perderebbe un gioco prospettico che mi piace molto. Dalla cima della discesa al fondo della piana la strada è dritta come un fuso. Questo crea nell’osservatore un senso di stupore e appaga certamente la vista.

Se non siete molto abili alla guida sconsiglio vivamente di percorrere la strada, solo in discesa, ma usare la circonvallazione meno ripida.

La discesa di Anghiari
La discesa di Anghiari

Le foto qui presenti mostrano Anghiari in un momento di stop al traffico. Come si può intuire dall’immagine la strada è molto trafficata. Solitamente si può parcheggiare al bordo strada e quindi è difficile poter passeggiarci liberamente per fare queste foto se non in occasione di feste con mercato come in questo caso per il 25 aprile.

Santa Maria Maddalena
Santa Maria Maddalena

La chiesetta di Santa Maria Maddalena di Anghiari è per me uno di quegli appuntamenti fissi, il link precedente porta a un’altra mia foto, in periodo invernale, con pochissima luce e contiene indicazioni sulla chiesetta. La prima volta che ci sono entrato è stato quasi per caso e non sospettavo che ci fosse una chiesetta così raccolta e antica entrando da quella porta seminascosta lungo le case sulla discesa.

Banca Mutua e galleria Liberty
Banca Mutua e galleria Liberty

Un altro punto fisso delle mie visite ad Anghiari è questo scorcio, ritengo che l’insegna che recita “Banca Mutua Popolare Aretina” sia una piccola opera d’arte anche con la lampada e il suo sostegno ad angolo. Più in là la galleria nel magnifico stile Liberty che sicuramente merita un’occhiata. Purtroppo normalmente è passaggio abituale del traffico automobilistico quindi non è facile perdersi in osservazioni approfondite. Da questo punto, dove c’è una piazza con un bronzo di Garibaldi che guarda Roma, si può accedere al cuore della vecchia Anghiari.

Le vie di Anghiari
Le vie di Anghiari

Passeggiando per Anghiari, tra tutti i saliscendi, non si può che guardarsi in giro, passeggiare con il naso all’insù e godersi lo stile tipico di questa città che conserva il suo antico splendore.

Dopo un po’ di gironzolare per Anghiari, trovo una parata in costume, con tanto di musici e dipendente comunale in giacca del vestito e pantaloni catarifrangenti che gira attorno ai musici scandendo il tempo come fosse il direttore d’orchestra con le dita. Più tardi lo trovo con un panino con la porchetta più grande di lui. Favoloso.

La parata del 25 aprile
La parata del 25 aprile

Rimangono scorci di cui non ho pubblicato foto che forse sono ancora più graziosi di quanto finora presentato. Anghiari merita sicuramente una visita.

Santuario della B.V. della Misericordia di Castelleone

Una gita a… Cremona.

Cremona è la città del torrone e dei luitai, abbastanza vicina a Milano per poterci andare in mattinata a fare un giro.

Finalmente in possesso di una DSLR Full Frame, piove, due giorni brutti e poi, sabato mattina, sembra che tutto regga, quindi decidiamo di prendere ed andare in un posto nuovo. La scelta cade su Cremona.

Santuario della B.V. della Misericordia di Castelleone
Santuario della B.V. della Misericordia di Castelleone

Procedendo sulla statale che da Paullo va vero Cremona, si vede una chiesa molto interessante stilisticamente e decido di fermarci a fare qualche foto. Ci troviamo già in provincia di Cremona, a Castelleone e la chiesa merita molto ma ho preferito usarla come sfondo.

Dente di leone
Dente di leone

La tentazione di tornare bambini è forte e giochiamo con un dente di leone…

Raggiunta Cremona arriviamo in pieno mercato che è proprio in centro di fronte alla cattedrale.

Cattedrale di Cremona
Cattedrale di Cremona

La cattedrale di Cremona con la torre campanaria e l’orologio astronomico. Si intravede il battistero. La facciata ricoperta di marmo è graziosa e molto elegante e gli interni sono meritevoli di una visita approfondita.

Interno della cattedrale di CremonaInterno della cattedrale di Cremona
Interno della cattedrale di Cremona

Il sole filtra dalle finestre superiori di uno dei transetti della cattedrale di Cremona. Molto belli gli affreschi e la cattedrale con pianta a croce greca.

Estro creativo
Estro creativo

Concludo con un estro creativo di prospettiva enfatizzata dalla focale corta e dal pieno formato.

Tutte le foto in questo post sono state realizzate con un 20mm e una reflex full frame. La possibilità di usare un formato maggiore permette di contenere le deformazioni delle lenti a parità di area inquadrata. Sì perché le reflex digitali, normalmente, hanno il sensore in formato APS-C che ha un fattore di correzione di 1,6 rispetto al formato 35mm (quello che era della pellicola). Questo permette sì di risparmiare sugli obiettivi (le lenti a formato più piccolo costano di meno) e permette sì di risparmiare sul sensore (più è piccolo il sensore e meno costa) ma al contempo costringe a ridurre le focali esasperando le prospettive delle foto. Ora che ho comprato una reflex full frame, sono contento di essere tornato a un pieno formato e alle solite focali dove il 50mm è il “normale” e non un “medio tele”

Scorcio della cattedrale

Urbino

Urbino è il capoluogo della provincia di Pesaro e Urbino ed è arroccata sugli appennini.

Urbino dalla fortezza Albornoz
Urbino dalla fortezza Albornoz

Città ricca di storia e d’arte che vive oggi in un’atmosfera rilassata complice anche la presenza dell’università che fornisce alla città una presenza di gente giovane e dinamica e quindi la rende allegra e gioviale.

Per le vie d'Urbino
Per le vie d’Urbino

Passeggiando per Urbino si percepisce passo a passo che stiamo camminando in un posto con un fervente passato e lo si nota anche da alcuni dettagli.

Linee di fuga
Linee di fuga

La giornata parte lentamente, complice il freddo pungente, ma Urbino si svela da subito in tutta la sua bellezza, con qualche complicazione per la visita dovuta (dichiarato da addetti di altri musei) per lo più a poca organizzazione.

Scorcio della cattedrale
Scorcio della cattedrale

La città di Urbino si visita facilmente a piedi per le sue strade e scalinate che portano il visitatore su e giù a scoprire scorci, dettagli e vedute sempre diverse.

Scorci nascosti
Scorci nascosti

La visita prosegue per la città di Urbino a scoprire i dettagli e cercando di cogliere lo spirito della città che non esita a farci scoprire la sua età e composizione.

Anno Domini 1614
Anno Domini 1614

Su molti palazzi di Urbino è facile vedere una iscrizione che reca l’anno di edificazione aiutandoci a cogliere il modo in cui si è espansa la città e, conoscendo a priori la storia, è facile capire quali personaggi sono legati a quale zona della città.

Il presepe del Brandani
Il presepe del Brandani

Di qui si procede verso l’oratorio di San Giovanni ma lungo il tragitto (in vero molto breve) lo sguardo spazia tra le case permettendo la vista di alcuni scorci interessanti.

Scorcio della Cattedrale
Scorcio della Cattedrale

Una volta ad Urbino è d’obbligo una visita al Palazzo Ducale che ci mostra il suo splendore e una ricca collezione di opere d’arte.

La corte interna del palazzo ducale
La corte interna del palazzo ducale

Altra meta importante, come scritto in precedenza è l’oratorio di San Giovanni che ospita un ciclo pittorico molto importante sulla vita di San Giovanni Battista e nell’abside della cappella una imponente scena di crocefissione. I fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni affrescarono la cappella dell’oratorio donandole un’opera che non si limita alla pittura ma a dettagli in rilievo e inserimento di particolari in argento e altri materiali in grado di riflettere la luce per dare vita alla pittura.

Particolare dell'affresco nell'oratorio di San Giovanni
Particolare dell’affresco nell’oratorio di San Giovanni

Urbino regala emozioni in una visita semplice e non affannosa, purtroppo la scala elicoidale in questo periodo non era visitabile, ma comunque ne è valsa la pena.

Dettaglio sull'altare
Dettaglio sull’altare

In conclusione è stata una giornata piacevole, e se capitate nella zona non mancate di assaggiare il coniglio in porchetta e la crescia sfogliata, due specialità della zona.

Autunno, Èze

Èze, tra profumi e scorci

Cittadina francese sulle colline delle alpi marittime, è un borgo con due anime. Infatti Èze-Village è un borgo storico arroccato su di una collina.

Arrivo a Èze
Veduta dalla porta della città

Il borgo domina il territorio circostante e non è un caso che l’arrivo nella cittadina avvenga tramite fortificazioni del XIV secolo.

Il borgo di Èze
Il borgo di Èze

L’atmosfera che si respira è di tranquillità e pacatezza. Complice l’autunno inoltrato le presenze turistiche non sono così accentuate. Èze sembra riposare in cima alla collina.

Porticato con Lanterna, Èze
Porticato con Lanterna

Pare che Nietzsche abbia avuto l’ispirazione per uno dei capitoli di “Così Parlò Zarathustra” durante la salita a questa cittadina.

Scalinata, Èze
Scalinata

Una cosa che colpisce di questo villaggio, è la presenza della vegetazione al suo interno. Infatti in paesini di montagna che possono assomigliarvici, la vegetazione è estranea al contesto abitato, in quanto il paese è immerso nel verde. Quindi per combattere il freddo le abitazioni sono così vicine le une alle altre da non lasciar spazio alla vegetazione.

Èze, borgo mediterraneo
Èze, borgo mediterraneo

Passeggiando per il villaggio, come già detto, si può avere l’impressione di essere in un borgo appenninico, ma ogni tanto compare qualche segnale che mostra la sua vera natura di un paesino a poca distanza dal mare.

Èze, vite rossa
Vite rossa

Sensazioni, colori e profumi sono le parole chiave che guidano alla scoperta del borgo di Èze-village. E’ bello perdersi tra le sue stradine semplicemente andando a zonzo.

Autunno, Èze
Autunno

Finita la visita al borgo, e approfittando del riposo offerto da una panchina, uno scatto regalato per gli amanti della fotografia geometrica. Due aerei lasciano la loro scia e si comgiungono al limite del tetto della casa di fronte.

Aerei, Èze
Aerei

Arrivederci, Èze-Village, la prossima volta magari ci sarà il tempo per una visita al giardino esotico. Purtroppo questa volta il tempo a disposizione è stato limitato, ma è valsa la pena di visitare una cittadina così singolare.

Nizza, Miroire d'eau

Nizza, perla del Mediterraneo

Nizza si distende lungo un piccolo golfo, distesa lungo una spiaggia ampia ma senza molta sabbia lambita dal mar Mediterraneo, tra il porto, appena prima della città antica, e l’aeroporto. Città della costa azzurra ad appena 40 km da Ventimiglia, è molto accessibile e la popolazione di Nizza accetta di buon grado di farsi capire anche dagli Italiani.

Veduta di nizza
Nizza nella luce del mattino

Una volta passati da Nizza, è difficile dimenticarla. Nizza viene chiamata la perla del mediterraneo. Nota per la sua vocazione turistica, antico porto di mare, in realtà è molto di più di quanto si voglia mostrare.

Nizza
Vista di Nizza alle prime luci dell’alba

Andando verso piazza Massena, si passa dai Giardini Alberto Primo dove è installato un sistema che nebulizza acqua per creare dei giochi di luce molto suggestivi. Nizza ha investito molto sui parchi e sulla vivibilità della città

Nizza giarino Alberto Primo
Nebbia artificiale

Passeggiare nei giardini Alberto Primo con questi giochi di nebbia è particolarmente divertente.

Nizza Giardini Alberto I
Veduta dei giardini Alberto I a Nizza

Nizza deve il suo nome ai marsigliesi che, probabilmente, la chiamarono così a seguito della rivendicazione della città sui genovesi. Non a caso infatti, Nizza deriverebbe dal greco Nikaia ovvero Nike, Vittoria.

Nizza bilingue
Iscrizioni bilingue

Terra di mezzo,  la perla del mediterraneo. Contesa tra Francia ed Italia, a lungo facente parte del Ducato di Savoia, Nizza finalmente nel 186o ritorna ad essere francese.

Place Massena Nizza
La fontana con Place Massena, cuore pulsante di Nizza, sullo sfondo

Tutte le giornate hanno un termine, e a un certo punto il Miroire d’eau viene spenta, la fontana che costeggia roue Massena fino a Place Massena. E’ ora di rientrare e salutare questa Nizza.

Nizza, Miroire d'eau
Miroire d’eau, Nizza

Poetica, colorata, Nizza è turistica, ma non banale, colorata ma non eccessiva.

 

 

 

Mura antiche di Leon, Castilla Leon, Spagna

Scorcio delle mura antiche di Leon, Castilla Leon, Spagna.

Questo dettaglio, ripreso radente nella parte interna, ci propone con una profondità di campo ridotta, un dettaglio delle mura antiche  di Leon, che cingono la città.

Mura antiche di Leon, scorcio
Uno scorcio delle mura antiche di Leon in una calda giornata estiva. Una persona anziana si avvia solitaria verso chissà dove.

Le mura antiche di Leon racchiudono un camminamento circolare molto suggestivo in quanto permettono da uno stretto corridoio di vedere lo sviluppo della città prima di approfondire lo sguardo entrando.

Meritevole è senza dubbio un piccolo cenno storico: i primi insediamenti umani da parte del popolo celtico, in questa zona della Spagna, risalgono  fra il 68 e il 70 d.C.

Un elemento della città di Leon che merita una visita è l’Hotel Parador. E’ possibile visitare la Hall e vedere il chiostro del convento di San Marco che viene in parte adibito a spazio comune dell’albergo.

Hotel parador leon tramonto sunset
Un dettaglio di una torre del magnifico Hotel Parador a Leon nei colori del tramonto

Il restauro della cinta muraria si deve ai Re Alfonso V e Alfonso IX che dotarono le mura antiche di Leon di nuove porte di ingresso.

Ma vi è di più: in questa parte della Spagna passa il celeberrimo Camino de Santiago, una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo. Le mura antiche di Leon sembrano accogliere con un abbraccio i pellegrini che stanchi da un cammino probabilmente di 36 km da El Burgo Ranero (tra le 7 e le 9 ore di cammino medio-lento) cercano l’albergue del peregrino.

Passeggiando per Leon è possibile raggiungere la cattedrale che è un esempio splendido dell’architettura gotica. Alcuni scorci lasciano senza fiato.

cattedrale leon vetrare
Dettaglio delle vetrate della Cattedrale di Leon

Leon è la grande città successiva a Burgos sul cammino di Santiago di Compostela, che dista circa 172 km a piedi. E’ indubbio il fascino di questa impresa che chiama più di 200.000 pellegrini ogni anno, sia che intraprendano la strada per motivi religiosi che per motivi sportivi o semplicemente per introspezione personale.

Camminare da queste parti, quindi, ti lascia senza dubbio pensare a quanto queste mura abbiano visto.

Non si può attraversare questa zona e rimanerne indifferenti. Le mura antiche di Leon sono intrise di storia e fascino.

E ce lo raccontano semplicemente guardandole.

Inondazione Lambro

Inondazione Parco Lambro 13 novembre 2014

Inondazione Parco Lambro, breve resoconto fotografico.

Propongo una serie di scatti, volutamente delle  istantanee per trasmettere il più possibile il sentimento dello scampato pericolo (inondazione Parco Lambro).

Volutamente la galleria carica in ordine casuale ogni volta perché vuole essere solamente una galleria e non un reportage.

E’ impressionante vedere quanto velocemente un fiume può modificare il suo comportamento abituale e invadere spazi che normalmente vengono considerati sicuri.

Queste emergenze sono sempre più frequenti e c’è da domandarsi quanto l’uomo sia responsabile e quanto sia un normale evolversi del clima.

In quasi 10 anni a Milano, per la prima volta vedo il Lambro minaccioso nel Quartiere Feltre tanto da invadere la strada sotto la tangenziale, prima della rotonda del cimitero di Lambrate.

Dopo il giro nel parco restituito dal fiume all’uso comune la sensazione è di scampato pericolo.

In fondo il fiume ha fatto pochi danni, tutto sommato non scorre poi così veloce e fortunatamente il piano regolatore non ha mai permesso troppe costruzioni così a ridosso del fiume.

Fortunatamente le previsioni si sono rilevate corrette come indicato qui.

Se qualcuno volesse usare queste foto deve solamente chiedere, comunicarmi dove verranno pubblicate, a patto che venga citato questo spazio e non vengano rimossi i miei marchi.

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Potete scrivermi dalla pagina “contattami” per qualsiasi informazione o per l’utilizzo delle immagini o per averne a maggior risoluzione.

Un albero cresce su un muro diroccato

L’infinito

Citazione leopardiana. Devo dire che tutte le volte in cui mi trovo nella situazione in cui c’è qualcosa che nasconde, fa intravedere spazi più ampi, mi viene in mente questo canto di Leopardi. E sorrido. E la mente vaga.

Un albero cresce su un muro diroccato
E la Natura che si dimostra più forte dell’uomo, l’albero che cresce in un posto improbabile.

E in quest’epoca di colori sparati, immagini ipernitide, spesso rese ipernitide ad arte, mi diletto a esprimere una malinconia, di cosa non si sa, con un pallido tramonto e una luce piatta su un soggetto che già di suo è malinconico.

Telefonos, Santillana del Mar

Time machine

Quando viaggi e ti accorgi che sopra la porta di un negozio di souvenir è stata restaurata l’insegna del locale che ospitava i telefoni pubblici. Chiaramente in un borgo antico con tutto chiuso, sembra di essere tornati sul serio indietro nel tempo. Sicuramente non sarebbe stato chiuso a quell’ora…

Telefonos, Santillana del Mar
Telefonos, Santillana del Mar