Angolo Manicure

Albergo Diurno Venezia

Una visita al mitico Albergo Diurno Venezia

Da sempre avevo un ricordo dell’esistenza del suo omologo che era dalle parti del duomo di cui avevo intravisto la scalinata e che per qualche motivo mi ero tenuto dall’entrarci, anche solo per sbirciare un po’… Bene, ieri ho scoperto che è chiuso e demolito dal 2003, quindi ho dovuto recuperare vedendo l’albergo diurno venezia.

Albergo Diurno Venezia
Albergo Diurno Venezia

L’occasione di visita all’albergo albergo diurno venezia era più che unica, in quanto appena restaurato (mi aspettavo qualcosa di meglio ma magari era in condizioni di quasi totale distruzione) e nonostante la mia pigrizia enorme, coadiuvata dall’infinita pazienza di mia moglie, quando sono determinato mi faccio piacere anche una fila interminabile.

Atrio dell'albergo diurno venezia
Atrio dell’albergo diurno venezia

Appena entrati all’albergo diurno venezia si viene subito colpiti da una bellezza ormai appassita che ha accompagnato questa struttura per tanti anni. Il tempo ce la consegna ancora carica di dettagli da scoprire, insieme all’azione impietosa del tempo su alcune sue parti. Purtroppo entra acqua dai lucernari anche se i pavimenti non sembrano soffrirne molto.

Biglietteria
Biglietteria

La suddivisione degli spazi evidenzia rimaneggiamenti successivi in quanto il bancone della biglietteria è sicuramente successivo al 1926, data di apertura dell’albergo diurno venezia. La cosa buffa è vedere quanto può aggiungere decadenza una biglietteria abbandonata a un posto chiuso da così tanto tempo e già così pregno di abbandono e decadenza.

1925 o 1926?
1925 o 1926?

Con l’intensificarsi dei viaggi in treno, coi treni ancora a carbone, e con Milano già centro di commerci e affari, gli uomini e le donne in viaggio potevano avere bisogno di un posto dove pulirsi i vestiti, farsi una doccia, un bagno, farsi un taglio di capelli o una manicure… Questo posto fu costruito per rispondere a un’esigenza nuova e divenne l’albergo diurno venezia.

La costruzione dell’albergo diurno venezia ha coinvolto diverse maestranze tutte orgogliose di aver partecipato, quindi hanno lasciato la propria firma un po’ ovunque, ma con discrezione.

Firma di una maestranza
Firma di una maestranza

Al fondo della visita, mi sono incontrato con un angolo di abbandono che ha un nonsoché di pittoresco, con il fascino di un’antico fasto che si è spento, portato lì chissà da chi e per quale motivo. Una sedia da barbiere a tenere aperta una porta nel punto più lontano dalla bottega del barbiere, per di più di uno stile completamente diverso di quelle presenti a inizio visita.

L'abbandono
L’abbandono

In sostanza sono contento della mia visita all’albergo diurno venezia, forse perché mi ha fatto percepire in un modo molto simpatico un mondo le cui normalità ora ci sembrano stranezze in quanto sono cambiati i bisogni e quindi i comportamenti delle persone. Ora è impensabile di essere obbligati farsi una doccia a destinazione prima di un appuntamento, si arriva comodamente in poco tempo ovunque e al limite, per viaggi proprio lunghi, si arriva la sera prima e si usa un hotel normale.

Alla fine volevo portare all’attenzione anche il punto di vista di un’altra fotografa amatoriale con cui ho avuto il piacere di visitare il posto.

Coccinella bipunctata posteriore

Coccinella, coccinelle, un’invasione

Un tiepido pomeriggio autunnale, a Terranera, Subbiano (AR), oziando al tiepido sole autunnale, sento un ronzio, una coccinella.

Coccinella
Coccinella

Mentre mi fermo ad osservarla, nel campo visivo iniziano a comparirne una seconda coccinella, una terza e, nel giro di poco, il muro della casetta in pietra è costellato da un numero imprecisato di piccoli coleotteri, per lo più rossi.

Le coccinella fanno parte della famiglia delle coccinellidae. piccoli coleotteri compresi tra 1 mm e 1 cm, raramente più grandi,  totalmente innocue per l’uomo e sempre colorate in maniera sgargiante.

Coccinella bipunctata nera
Coccinella bi punctata nera

La tipologia di coccinelle più diffusa è a fondo rosso, con punti neri, ma esistono anche coccinelle a fondo giallo, con punti neri, e invertite. Quindi una come quella nella foto superiore, a fondo nero e con i punti rossi è solo meno diffusa delle altre. La coccinella gode della simpatia umana in quanto è totalmente innocua, colorata e dalle forme tonde. Pertanto viene sempre identificata come un insetto buono.

Coccinella bipunctata posteriore
Coccinella bipunctata posteriore

Esattamente come la coccinella bipunctata nera era già riuscita, quella più comune cerca un punto di ingresso per la casa, per poter avere un posto caldo per svernare.

Coccinella decemocto punctata
Coccinella decemocto punctata

La nomenclatura delle coccinelle dipende dal numero dei punti, dalla colorazione, dalla dimensione dei punti e dalla loro forma. Non essendo un entemologo, e non avendo esperienza in merito, la mia definizione delle coccinelle potrebbe essere poco coerente o addirittura sbagliata. Si accettano pertanto suggerimenti.

Coccinella octadecem punctata gialla
Coccinella octadecem punctata gialla

Le coccinelle, in apparenza così innocue, sono predatori di altri insetti e afidi di una certa voracità. Nel corso dei tempi la specie sectem punctata è stata introdotta con successo in campo alimentare per sterminare “naturalmente” afidi e piccoli insetti che sono dannosi per i raccolti. Non per nulla, una delle più note “marche” di mele in Italia la ha proprio come simbolo.

Coccinella sedecim punctata
Coccinella sedecim punctata su un davanzale al sole

Si dice che le coccinelle portino fortuna, mi chiedo che significato possa avere una simile invasione di specie tutte diverse in una sola volta.

Coccinella Undeviginti Punctata
Coccinella undeviginti punctata

19 punti, per il momento è il massimo da me osservato e documentato. Esistono specie più o meno rare. Ma le coccinelle sono sempre coccinelle, a prescindere dal numero di punti.


 

Fotografie realizzate con un Canon EF 50mm f/1.4 + lente correttrice diottrica +4 su Canon EOS 1100D. La prodondità di campo su una distanza così ravvicinata è appena sufficiente per la dimensione del coleottero.

Lucchetto gelato

Inverno, dove sei?

Sebbene in città l’inverno non si sia quasi sentito, qua e là ha fatto sentire più che altre volte la sua presenza.

Queste fotografie sono state scattare a Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo il primo dell’anno.

Fondovalle gelato
Dopo le copiose nevicate e un freddo intenso, il fondo valle si presentava coperto di una coltre bianca ininterrotta.

Camminando a fondo valle domandandosi se sarebbero durate di più le batterie della reflex con -8°C oppure le mie dita, per immortalare un paesaggio spettacolare, insolito anche per posti di montagna dove nevica tutti gli anni.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

I rami spogli degli alberi che di solito si stagliano con gran contrasto contro il cielo chiaro, sono quasi resi invisibili dal ghiaccio che li ricopre quasi completamente.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

Non è neve depositata, bensì ghiaccio che li ha ricoperti poco alla volta causato dal depositarsi dell’umidità atmosferica a temperature molto sotto lo zero.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

Il ghiaccio ricopre qualsiasi superficie, inclusi i cavi di un viadotto elettrico.

Il gelo ovunque
Il ghiaccio cristallizza su qualunque superficie che faccia da nucleo di condensazione, come su tutti i componenti di questo punto di sezionamento della rete elettrica.

Le cancellate. E’ affascinante vedere quanto sia ordinata la struttura cristallina del ghiaccio che si forma in cristalli per via dell’umidità atmosferica.

Il gelo ovunque
Il ghiaccio che si è formato su questa cancellata quasi ne nasconde la struttura in ferro battuto, formando dei cristalli perfetti che quasi coprono completamente tutta la cancellata.

I colori del tramonto si riflettono sul ghiaccio che ricopre tutto.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

Tutto bianco, tutto candido e tutto gelato.

Ghiaccio sui rami
Il ghiaccio, depositatosi dall’umidità atmosferica si deposita sui rami degli alberi

La piscina all’aperto chiusa per la stagione fredda. Ho idea che comunque prima del disgelo sia difficile aprire.

Lucchetto gelato
Il lucchetto che chiude la piscina all’aperto di Santa Maria Maggiore. D’inverno.

Nonostante il tanto freddo, camminare sulla neve ha sempre il suo fascino.

Farfalla-Colibrì

Farfalla Colibrì (Macroglossum stellatarum)

Gironzolando per l’isola di Maiorca, ho avuto il piacere di imbattermi in questa farfalla, detta anche Sfinge Colibrì. Spesso infatti questa farfalla viene confusa con il colibrì per via del suo modo di spostarsi da un fiore all’altro e di nutrirsi di nettare.
Ho anche discusso con una persona del posto, facendo vedere i dettagli da insetto e non da uccello sullo schermo della reflex ha iniziato a mormorare:”No mariposa… Colibrì, colibri, colibrì…”

Farfalla-Colibrì
Farfalla-Colibrì

Sperimentando il macro – Ragno Crociato – Araneus diadematus

Sebbene non sia un amante di insetti e aracnidi trovo comunque affascinanti i ragni crociati che si trovano in abbondanza dalle nostre parti. Sono abbastanza piccoli per non riuscire a fotografarli normalmente ma abbastanza grandi per le prime prove con il macro tramite lenti addizionali. Prima o poi sperimenterò i tubi di prolunga.

Ragno Crociato al centro della tela
Ragno Crociato al centro della tela
Ragno crociato in allerta
Ragno crociato in allerta
Ragno Crociato in allerta, visto lateralmente
Ragno Crociato in allerta, visto lateralmente

Eos 20D + 50mm F/1.4 @ F/22 + Lente addizionale +4