La Darsena, dopo il rinnovamento ormai non più così recente ma che avevo sempre snobbato. Sono solito far decantare tutto ciò che faccia tendenza per poterlo interpretare a mio modo senza avere condizionamenti da tutto il brusio di fondo che ne consegue. L’alternativa sarebbe essere tra i primi ma onestamente essendo il mio solo un passatempo, do priorità ad altro.
Scelgo di alzarmi molto presto una domenica mattina di novembre per testare una Canon Eos 5 (ovviamente non digitale) acquistata l’estate prima in un lotto che includeva tra altre cose un obiettivo che mi interessava. Ero già possessore di una Eos 5, con un numero di serie successivo, acquistata dai miei genitori a maggio 1999 per il mio diciottesimo compleanno. Parliamo di tecnologia di 20 anni fa circa.
Scelgo la Darsena per un fattore di comodità in quanto il tempo che avrei avuto a disposizione sarebbe stato poco. L’obiettivo era quello di fotografare la nebbiolina a pelo d’acqua che nelle mattine d’inverno con cielo sereno spesso si forma.
Armato di treppiede, reflex analogica e reflex digitale, raggiungo la Darsena poco prima delle 7:00 di mattina, compatibilmente con gli orari dei mezzi ho cercato di arrivare un po’ prima dell’alba. Il compito si rivela essere più difficile del previsto anche perché avevo dimenticato cosa volesse dire il difetto di reciprocità. Fortunatamente, come dico sempre, la pellicola è generosa, quindi, sebbene sbagliata la posa, qualcosa è sempre salvabile.
Man mano che la luce aumenta, la nebbia va e viene ma cambiano le condizioni di ripresa e bisogna decidere in fretta. Il momento magico è circa 10 minuti prima dell’alba, almeno a occhio.
Ora l’illuminazione pubblica è spenta e rivolgo i miei scatti a Est, dove il naviglio grande entra in Darsena, sotto al ponte che mette in comunicazione Porta Genova con Porta Ticinese, il riflesso dei palazzi nello specchio d’acqua immobile mi affascina e non importa che i colori tendano a un rosa tenue magnifico (catturato con la reflex digitale) ma ciò che importa quando si scatta in bianco e nero sono i contrasti e le forme, le simmetrie e le asimmetrie.